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Giuseppe Scordio viaggia tra le maschere dei secoli

 

 

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Giuseppe Scordio legge alcuni estratti da Medea di Euripide, Antigone di Sofocle e Agamennone di Eschilo.

L’oggetto della critica dei Classici greci siamo tutti noi, ci mettono in discussione con i nostri comportamenti quotidiani, ci svelano aspetti della vita che spesso non vorremmo vedere.

Grazie alla sua universalità senza limiti geografici, di genere, di epoche, un Classico non ha mai finito di dire quel che ha da dire.

 

17 dicembre ore 18.00

 

Giuseppe Scordio legge alcuni estratti di Luigi Pirandello da Il Berretto a Sonagli, soffermandosi e approfondendo la figura morale del protagonista Ciampa e della protagonista Beatrice. Analizza e scava nelle profondità di due caratteri che vivono lo stesso dramma ma reagiscono in maniera completamente differente. Il primo accetta le convenzioni del tempo, l’altra le rifiuta fino alla pazzia.

L’opera mette in evidenza l’ipocrisia della società borghese alla quale non interessa la verità ma solo salvare le apparenze. All’interno del panorama letterario, questo capolavoro teatrale è importante perché Pirandello, indagando tra le piaghe occulte dell’umanità, ne spiega il suo dolore.

19 dicembre ore 15.00